La storia del Parco dei Castelli Romani inizia nell’aprile del 1975, quando si costituisce il “Comitato per la tutela del Tuscolo”: l’obiettivo è portare all’attenzione dell‛opinione pubblica le gravi minacce all’ambiente derivanti dall’incremento dell’edilizia, auspicando un intervento regolamentare da parte delle Amministrazioni.Il 5 febbraio del 1977 oltre 2.000 persone marciano da Frascati al Tuscolo contro i progetti di lottizzazione, costringendo la giunta comunale di Monte Porzio Catone ad apportare una variante al Piano Regolatore Generale, rendendo non edificabile la zona boschiva oltre i 450 metri di altitudine. A distanza di pochi mesi, il 16 dicembre 1978, il Comitato elabora una proposta di legge regionale e chiede la predisposizione di apposite varianti di Piano per tutte le zone di elevato valore naturalistico e storico-archeologico destinate a essere urbanizzate. La proposta di legge non viene discussa dalla Giunta regionale ma nel 1980 il Comitato ha a sua disposizione un nuovo strumento per far sentire la propria voce: l‛iniziativa referendaria.Il 23 aprile 1981 il Comitato presenta la proposta di legge di iniziativa popolare “Istituzione del Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani”, raccogliendo in soli due mesi oltre 7.000 firme. Grazie ai suoi abitanti, il Parco dei Castelli Romani fu infine istituito, con la Legge Regionale n. 2 del 13 gennaio 1984 allo scopo di tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali e culturali dei Comuni che occupano l’antico Vulcano Laziale, per contribuire al riequilibrio territoriale e allo sviluppo socio-economico delle popolazioni interessate. A distanza di sette anni arriva la Legge 6 dicembre 1991 n. 394, legge quadro sulle aree protette, che detta i principi fondamentali per l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese (art.1). Riordinando l’intera materia delle aree protette, la L. 394/91 fornisce un quadro normativo comune a tutti i Parchi nazionali, introduce una precisa classificazione delle aree naturali protette, stabilisce le procedure per l’istituzione dei Parchi Nazionali.L’art. 28 della L. 394/91 prevede per le Regioni l’obbligo di adeguamento della propria normativa alla legge quadro.La Regione Lazio si è conformata alla normativa con Legge Regionale n. 29 del 6 ottobre 1997 “Norme in materia di aree naturali protette regionali”. Le finalità che la Regione Lazio persegue attraverso l’istituzione delle aree protette sono dettate all’articolo 2 della L. 29/97: “garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione delle aree protette nonchè il recupero e il restauro ambientale dei siti degradati”.
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